ricerca di un sogno errante
del male che pongo
come primo ostacolo
e rampa di lancio
per volare su alì di colibrì
troppo deboli
per spiccare in volo
e su ali d'aquila
troppo imponenti
per degnarmi di cotanta attenzione.
fuggire da incubi
dal bene che annebbia
il tatto degli occhi
e la vista delle mani
che sotto guida fedele
di sadici impulsi
esplorano corpi
di sabbia e sangue composti.
e come acqua di mare
la mia disillusione di bambina
mi porta in bocca
il salato delle mie stesse lacrime.