00 08/07/2005 15:01
Ieri ero saduto a bere del vino,
Dio venne e sedette con me e aspetto.
Gli chiesi se era stato giusto a farci conoscere.
Lui appoggiato il capo ad una mano
mi guardo e sorrise.
Cosa capire?Cosa fare?
Tanti angeli e tanti demoni
erano passati nei nostri letti
ma nessuno aveva colmnato il vuoto.
Perchè aspettare un nuovo giorno
per svegliarla e fare l'amore con lei?
Qui, adesso, subito
sulle nuvole del mondo
in soavi volteggi di smisurati voli,
noi nei nostri corpi.
Ma poi cosa ci resta se non l'amore?
Unica nota di affetto in tanta follia...
Vorrei svegliarmi al mattino e vederla ancora dormire,
vorrei aspettare che apra gli occhi,
vorrei che sussurri il mio nome,
che mi dia il primo bacio...
Ma io e lei viviamo di sola speranza,
la speranza di vederci, di sentirci,
di toccarci, di viverci,
di amarci....
Perchè sforzarsi di capire tanto poco
quando il cuore impone le sue leggi?
E se fosse follia?
Ma follia è amore,
altrimenti non sarebbe tale.
E amore reclama il suo dominio
sui nostri cuori.
Anime sole, straziate da un cosi dolce tormento, che pena...
Io e Dio
ieri non parlammo,
ma lui ad un tratto si alzò e andò via;
lasciò il conto da pagare....