4.
Era l'ora di pranzo e Potter entrò trionfante nella sala Grande. Appena entrò, si strotolò davanti a lui un tappeto rosso, e, con aria da vincitore, con il petto alto, Potter ci passò sopra. Alcuni addiritura, come Padma Patil, gli strofinarono un fazzoletto sulle scarpe per lucidarle. Potter, con un gesto altezzoso e garbato, rifiutò la pulizia delle scarpe.
A tavolo si mise seduto vicino alla Granger.
- Allora, hai fatto quello che ti ho detto?
- Non ce l'ho fatta signore. Calì è una mia amica.
Potter emise una faccia strozzata, sbarrò gli occhi. Lo sguardo era inoriddito, malefico, quasi impotente.
Si alzò dalla tavola, stordito.
Prese la Granger con una mano...sul collo.
La mise in altò, le fece fare mille giravolte, e poi....e poi alzò la bacchetta in aria, proprio sulle sue tempie, proprio come una pistola. Il chiaccherio generale finì. Tutti guardavano quella scena pietosa
.
Subito dopo Potter prese la bacchetta e la punto di nuovo alla Granger, solo che questa volta sul petto. Poi pronunciò:
- CRUCIO!