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Ho trovato un articolo di uno che ha visto una anteprima del film. È attendibile. Quella che segue è la mia traduzione. L'articolo originale in inglese si trova al:
http://aintitcool.com/display.cgi?id=17071

Il film è stato proiettato a bassa risoluzione, con molti effetti speciali realizzati solo in parte. Molte delle riprese mostravano puntini rossi di riferimento per l’allineamento degli effetti. In qualche caso c’erano delle iscrizioni grafiche che spiegavano l’effetto che sarebbe stato aggiunto tipo: “caduta di foglie”, ecc… Tuttavia sembrava sensazionale trovarsi lì a montaggio quasi chiuso.
Il film è un enorme miglioramento rispetto ai primi due film di HP. È ricco, profondo e dinamico. Il Regista, Alfonso Cuaron, sa veramente come si usa la macchina da presa. Questa è costantemente in movimento, con angoli di inquadratura drammatici ed a volte estremi, ma mai stonati o eccessivi, tutti che scorrono tra di loro magnificamente. Nei precedenti film di HP c’erano molte inquadrature prosaiche che spesso erano il risultato di riprese multicamera per risparmiare sul tempo. Può darsi che ciò fosse dovuto alla fanciullezza degli attori che li rendeva disponibili solo per poche ore. Ora che sono più grandi, forse, possono lavorare per un maggior numero di ore al giorno, e Cuaron ha beneficiato di questa situazione. In ogni caso, la rotazione della camera ed i fantasiosi angoli lasciano intravedere il mondo di Hogwarts da quasi 360° e questo lo fa sembrare molto più grande, e più realistico, che nei film precedenti.
Ma c’è molto altro da dire, un maggior numero di informazioni racchiuse nelle inquadrature, uno sviluppo più attento dei personaggi e delle loro interazioni. Per esempio, i fratelli gemelli di Ron, che nei film precedenti a mala pena comparivano, in questo hanno il ruolo di un duo di simpatici malandrini che parlano molto velocemente e si completano le frasi a vicenda. Per quanto riguarda Ron, c’è un accenno – giusto un accenno – ad una storia d’amore in sboccio tra lui ed Hermione. Per fortuna questa non compare per solleticare la curiosità o per sentimentalismo. I protagonisti sono migliorati molto, per loro maturazione o per il tocco di Cuaron, può darsi per entrambi. Mia figlia di 13 anni descrive il giovane Harry del primo film come uno che va in giro a bocca aperta per tutto il tempo; è solita farsi beffe di molte parti di quel film. Questa volta tutti e tre i ragazzi mettono in mostra un maggiore ventaglio di emozioni e sembrano veramente formare un gruppo.
I ruoli nuovi sono interpretati da David Thewlis (il prof. Lupin, che si trasforma il lupo mannaro), Gary Oldman, che alla fine compare come Sirius Black, l’assassino evaso (ma lo è?), ed Emma Thompson nell’esilarante ruolo della frustrata prof.ssa Cooman, che indossa un paio di enormi occhiali che le fanno sembrare gli occhi grandi come palle da tennis. Ci sono alcune buone e più serie scene con Harry ed il prof. Lupin dove si percepisce il senso di afflizione che è alla base della vita di Harry ed il peso che gli grava sulle spalle. Queste scene sono gestite bene, una di queste in una singola ripresa lunga con un lento movimento della camera su braccio mobile.
Non conosco il nome dell’attore che attualmente recita nel ruolo di Silente (Michael Gambon – N.d.T.) (c’erano solo i titoli iniziali) ma è abbastanza bravo, fisicamente molto somigliante a Richard Harris tanto che sembra non sia cambiato nulla.
Gli effetti completati sembrano abbastanza buoni. Mio figlio di 7 anni è rimasto particolarmente colpito dai “Dissennatori” che sarebbero le spettrali guardie vestite di nero della prigione. La loro orribile capacità è quella di “succhiare l’anima”, e quando si avvicinano tutto diventa freddo. C’è una bella scena iniziale nella quale il loro avvicinarsi è preannunciato da ghiaccio che si diffonde attraverso una finestra e dentro una vicina bottiglia. Un effetto speciale piccolo che abbiamo particolarmente apprezzato è stato il “libro di testo” del corso di Cura delle Creature Magiche, provvisto di denti, unghie, e con la tendenza ad aggredire, finché non mandato a dormire nel posto dove dormono tutti i mostri – sotto il letto! C’era un Ippogrifo (Fierobecco) che era quasi completo in alcune scene e sembrava eccellente, ed in altre era solo parzialmente realizzato, in altre niente più che la sagoma, cosa che al momento è abbastanza interessante. Alquanto stranamente, se uno ne capisce abbastanza di film, si può intravedere una stupefacente quantità (di trucchi – N.d.T.), per esempio quando i ragazzi corrono attraverso la “foresta” dove si nota che, a parte qualche albero, c’è un muro di bluescreen e, più avanti, il soffitto dello studio con le lampade appese! I miei figli son dei grandi appassionati delle parti “dietro le quinte” dei DVD, specialmente del S.d.A., così, se non altro, vedere questo film con tante parti in lavorazione è stato per loro un extra.
I ragazzini sono più intelligenti di quanto uno non creda. Certamente i miei figli sono in grado di notare le differenze tra “Il Signore degli Anelli” e “Il Gatto nel Cappello”, oppure tra i libri dei Super Brividi e quelli di Harry Potter. In questo film avevano piccole osservazioni su parti del libro che sono state tagliate e la rispondenza col testo (ragazzi più crudeli con gli altri ragazzi), ma in linea di massima gli è piaciuto.
Come pure al resto dei presenti. Il pubblico apprezzava, e qualche volta rumorosamente. Scene comiche provocavano risate viscerali, quelle paurose un silenzio mortale. Ci sono stati molti applausi, alla fine, e i ragazzi hanno continuato a mormorare commenti, come pure i loro genitori.
Può darsi che per la mia famiglia la parte migliore sia stata vedere Alfonso Cuaron nei pressi dell’uscita e poter parlare con lui. È stato gentile, palando con toni bassi e molto attento ai bambini, porgendo loro qualche domanda ed ascoltandoli con attenzione. Sembrava compiaciuto del fatto che “La Piccola Principessa” sia uno dei preferiti quattro film per famiglie. Come può un regista realizzare un film fantastico per ragazzi carico di effetti come questo ed anche un “road movie” audace, artigianale e carico di erotismo come “Y Tu Mama Tambien”? Perché è un regista coi fiocchi, uno dei pochi, uno dei migliori.

09/03/2004 12:48
 
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